Posso andare all’estero durante la magistrale?

Cos'è il programma Erasmus?

È un programma che permette a uno studente di passare un semestre all’estero, con la possibilità di sostituire alcuni esami che avrebbe dovuto fare al Politecnico con alcuni esami nella sede ospitante.

Come funziona?

Bisogna definire quali sono gli esami da sostituire con gli esami che si vogliono sostenere nell’università in cui si vuole andare, seguendo una serie di vincoli e regole dati dal programma. La regola principale è che il numero massimo di crediti che è possibile sostituire è trenta, equivalente a un semestre. Gli esami che si vogliono sostituire devono essere ragionevolmente comparabili a quelli che si sarebbero sostenuti in Italia. La corrispondenza viene verificata prima della partenza. La valutazione che poi si otterrà all’estero verrà convertita nel proprio piano di studi.

Come si partecipa?

Lo studente deve rispondere al “Bando Mobilità”, che viene fatto due volte l’anno. Esce una graduatoria, perché i posti per andare all’estero sono limitati: la valutazione viene fatta sulla base della carriera, quindi del numero di esami sostenuti, dei voti e del tempo impiegato. In generale, viene data precedenza agli studenti che, nel corso del loro percorso universitario, non hanno mai partecipato al programma Erasmus. Una volta fatta la graduatoria, vengono assegnate le sedi agli studenti: quelli più in alto avranno la possibilità di accedere alla loro prima preferenza e poi a seguire. Se alcuni rinunciano o qualche sede non raggiunge la capienza massima, viene effettuato un secondo bando per quei posti che sono rimasti vacanti.

Come avviene la scelta della destinazione?

Il consiglio è quello di selezionare le sedi dove si ha veramente l’interesse ad andare, non per la città ma per l’università. Se infatti uno studente viene selezionato per una determinata università e poi si accorge che non riesce a formulare un “Learning Agreement” (contratto di apprendimento), perché non ci sono corrispondenze tra gli esami, è costretto a rinunciare.

Cos’è il “Learning Agreement” e quando viene redatto?

Il “Learning Agreement” è il contratto tra studente, università di appartenenza e università ospitante, che definisce il piano di studi. Viene redatto e approvato prima di partire. All’interno dell’Agreement vengono inserite le corrispondenze tra le materie erogate dal Politecnico e le materie erogate dall’università ospitante. Si può modificare il Learning Agreement una volta che ci si trova nell’università ospitante ma solo per validi motivi (per esempio, corsi a numero limitato o sovrapposizioni di orario).

Come si trovano le corrispondenze tra gli esami?

Lo studente deve sfogliare il manifesto degli studi dell’università ospitante. Una volta scelti gli insegnamenti che vorrebbe frequentare, deve trovare gli insegnamenti erogati dal Politecnico che abbiano circa il 70% di sovrapposizione agli insegnamenti scelti. Definita la lista delle corrispondenze, lo studente invia la proposta al referente Erasmus, che effettua dei controlli in vista dell’approvazione. Questo processo è iterativo: lo studente fa una proposta che dà inizio a una discussione con il referente, che offre consigli e valutazioni. Ad esempio, lo studente trova due corsi erogati dall’università ospitante che potrebbero corrispondere ad un corso del Politecnico e chiede consiglio al referente su quale dei due abbia una corrispondenza maggiore. Esiste un portale con una serie di corrispondenze che sono state approvate negli anni per facilitare il processo di scelta.

Ci sono delle forme di agevolazione economica?

Esiste una borsa di mobilità, mensile, erogata dalla Commissione Europea. Per ottenerla lo studente deve sottostare ad una serie di vincoli: ad esempio, se lo studente parte e poi non sostiene alcun esame, è costretto a restituirla.

 

“Esiste una borsa di mobilità per chi partecipa al progetto Erasmus”

 

Quali sono le tempistiche per partecipare al progetto Erasmus?

Di solito il bando esce almeno un semestre prima di quando si vorrebbe partire.
È possibile rinunciare e non esiste un tempo limite massimo. Ovviamente, prima lo si comunica meglio è, perché, chiaramente a seconda del momento, è possibile che si lasci spazio agli altri studenti in graduatoria.

Per cosa è meglio contattare il referente e per cosa l’ufficio “exchange”?

Per quanto riguarda gli aspetti logistici, burocratici e procedurali conviene contattare l’ufficio “exchange”, mentre tutti gli aspetti più didattici, come il “Learning Agreement”, le firme sui documenti per l’application oppure i documenti che devono essere firmati dal referente bisogna contattare, appunto, il referente.

Come avviene la conversione dei voti? Si può rifiutare un voto?

 

“La conversione dei voti è automatica, il voto può essere rifiutato”

 

La conversione viene fatta, nel 99% dei casi, in automatico: ci sono infatti una serie di accordi anche dal punto di vista della valutazione. Quindi, in base alla sede e in base al voto, viene fatta una conversione nel corrispondente esame del Politecnico. Non è il referente che dà un voto o fa la conversione, il referente conferma la conversione, che è data da una tabella. Una volta fatta la conversione, il voto viene pubblicato come avviene per un qualsiasi esame Politecnico; lo studente ha quindi anche la possibilità di rifiutarlo e in tal caso dovrà ri-sostenere l’esame al Politecnico.

C’è un numero minimo di crediti da sostenere?

Non c’è un numero minimo di crediti, neanche sul “Learning Agreement”. Addirittura, uno studente potrebbe partire per fare solo cinque crediti, anche se è sconsigliato per varie ragioni, tra cui ragioni etiche: l’Erasmus è un programma universitario, non una vacanza!

Si può fare la tesi in Erasmus?

Quando si va all’estero, si può scegliere tra tre opzioni: esami, esami più tesi o solo tesi. Quindi, la tesi può essere svolta anche all’estero. Bisogna individuare una sede e un docente supervisore, ma anche un docente del Politecnico che si incarichi di verificare la qualità del lavoro e di portare in seduta di laurea lo studente. La tesi può prendere diverse forme: ci sono tesi svolte all’estero dove effettivamente il lavoro tecnico-scientifico viene svolto a cavallo delle due istituzioni, ci sono invece tesi in cui il lavoro è svolto principalmente presso l’istituzione straniera e il relatore del Politecnico fa solo un lavoro di supervisione.

 

“La tesi può essere svolta anche all’estero”

 


 

Doppia laurea, Alleanze universitarie, progetto Enhance e Free mover

Quali programmi esistono, oltre all’Erasmus per andare all’estero?

Oltre all’Erasmus, che è il programma più strutturato disponibile, esistono comunque altre possibilità per andare a studiare all’estero. Ci sono i programmi di doppia laurea, tramite i quali uno studente ottiene due titoli di studio, oppure le “alleanze” universitarie di cui il Politecnico è parte, come “Alliance4Tech” o “Idea League”. Una terza possibilità è il progetto Enhance, che consente di inserire nel piano di studi insegnamenti di università estere, non erogati dal Politecnico. Infine, c’è la possibilità del “Free Mover” in cui lo studente sceglie un’università estera che non ha un accordo con il Politecnico e si fa carico autonomamente di tutta la procedura.

Com’è strutturato il programma di doppia laurea?

Anche se esistono una serie di requisiti che possono variare per ogni singolo accordo di doppia laurea, quindi per ogni singola istituzione, ci sono una serie di caratteristiche comuni alla quasi totalità dei programmi di doppia laurea. Ad esempio, a differenza del normale percorso di laurea magistrale dove lo studente deve acquisire 120 crediti, nei programmi di doppia laurea se ne devono acquisire 140/150. Di questi, vanno conseguiti al Politecnico i 20 crediti della tesi e almeno 60 crediti di insegnamenti; i restanti possono essere conseguiti nell’università estera. Gli insegnamenti sostenuti all’estero sono soggetti agli stessi vincoli dei programmi Erasmus: devono avere una corrispondenza con quelli erogati dal Politecnico, che significa una sovrapposizione di almeno il 70% dei programmi.
Al termine, oltre alla laurea magistrale del Politecnico di Milano lo studente acquisisce anche la laurea dell’istituzione estera presso cui svolge il programma di doppia laurea.

Cosa sono le alleanze universitarie?

Il Politecnico partecipa a due alleanze: Alliance4Tech e IDEA League, che hanno come idea di base quella di voler riunire l’eccellenza dell’accademia da un punto di vista tecnico, a livello europeo. Partecipare a questo tipo di programmi è una garanzia della qualità della didattica che viene erogata, sia all’interno del Politecnico che nelle istituzioni estere. Le alleanze hanno un sistema molto simile all’Erasmus, seppure con regole proprie. Come per l’Erasmus, si può strutturare un piano di studi svolgendo alcuni degli esami che verrebbero normalmente svolti al Politecnico presso altre università dell’ “alleanza”.

Cos’è il progetto Enhance?

Lo studente deve sfogliare il manifesto degli studi dell’università ospitante. Una volta scelti gli insegnamenti che vorrebbe frequentare, deve trovare gli insegnamenti erogati dal Politecnico che abbiano circa il 70% di sovrapposizione agli insegnamenti scelti. Definita la lista delle corrispondenze, lo studente invia la proposta al referente Erasmus, che effettua dei controlli in vista dell’approvazione. Questo processo è iterativo: lo studente fa una proposta che dà inizio a una discussione con il referente, che offre consigli e valutazioni. Ad esempio, lo studente trova due corsi erogati dall’università ospitante che potrebbero corrispondere ad un corso del Politecnico e chiede consiglio al referente su quale dei due abbia una corrispondenza maggiore. Esiste un portale con una serie di corrispondenze che sono state approvate negli anni per facilitare il processo di scelta.

Cos’è un “Free Mover”?

Un “Free Mover” è uno studente che sceglie di fare un periodo all’estero e sostenere degli esami in una istituzione estera che però non ha nessun tipo di accordo con il Politecnico. Lo studente “Free Mover” è indipendente e si deve fare carico di tutto quello che è necessario fare per recarsi presso l’istituzione estera. Il Politecnico gli riconosce tutta o una parte dei crediti acquisiti all’estero con gli esami equivalenti all’interno del Politecnico.

Se si va all’estero quali tasse si devono pagare?

Per i progetti Erasmus, doppia laurea, Alliance4Tech, IDEA League ed Enhance le tasse nelle istituzioni estere non vengono pagate. Lo studente continua a pagare solo le tasse del Politecnico.
Per quanti riguarda il caso del “Free Mover”, lo studente deve pagare le tasse come se fosse uno studente in sede presso l’università straniera.

Per questi programmi che forme di sostegno economico ci sono?

Il sostegno dipende molto dal programma. Ad esempio, per il programma Enhance lo studente riceve la stessa borsa di studio mensile che ricevono gli studenti Erasmus. Per quanto riguarda il programma Alliance4Tech e IDEA League, si riceve una borsa di studio di entità simile ma non da parte della Commissione europea. Il costo della permanenza rimane però interamente a carico dello studente. Il “Free Mover” non riceve nessun tipo di sostegno economico.

Come si possono trovare le università partner del Politecnico?

Esiste una pagina web sul sito del Politecnico che raggruppa tutte le istituzioni estere presso le quali il Politecnico ha qualche tipo di accordo. Cliccando su una sede viene mostrato l’elenco degli accordi di mobilità: doppia laurea, Erasmus, e così via, che sono relativi a quella determinata istituzione.

Qual è la procedura per partecipare a questi programmi?

Per tutti questi programmi, bisogna rispondere al bando di mobilità, che esce due volte l’anno e viene gestito dal servizio mobilità di ateneo. Gli studenti possono esprimere fino a cinque preferenze, dove ogni singola preferenza è composta dall’indicazione dell’istituzione estera e del programma con cui si vuole aderire. Ad esempio, uno studente può indicare come prima preferenza un periodo a Barcellona in Erasmus, come seconda un periodo a Berlino con Enhance e come terza un periodo a Zurigo tramite IDEA League. Queste informazioni vengono prese in carico dal servizio di mobilità dell’ateneo che verifica che i requisiti per ciascuna siano soddisfatti dallo studente e i posti disponibili.

Quale consiglio si può dare ad uno studente che voglia fare un periodo di studio all’estero?

Essendo l’offerta didattica del Politecnico solida scientificamente e variegata, il consiglio è di pensare al periodo all’estero non solo focalizzandosi sulla didattica ma sull’intera esperienza, culturale e sociale, con una prospettiva a 360 gradi.

 

“Si deve pensare al periodo all’estero come un’esperienza a 360 gradi”